Salita al monte Motta che sovrasta Gerola Alta (in Val Gerola - Valtellina), all'interno del Parco delle Orobie Valtellinesi.
- Italia - Lombardia
- da: Gerola Alta
- a: Gerola Alta
- dislivello: 920 m
- massima altitudine: 1971 m
- tempo di percorrenza: 3h (x la salita)
- livello: media difficoltà
- segnavia: rosso-bianco-rosso
- cartografia: 'Val Gerola e Valle del Bitto di Albaredo' - carta escursionistica 1:25.000 - ERSAF
Partendo da Morbegno, in Bassa Valtellina, prendiamo la strada provinciale 405 che ci porta in Val Gerola. A Gerola Alta (1050 m) parcheggiamo l'automobile, percorriamo il ponte sul torrente Bitto e giriamo a sinistra. Dopo pochi passi prendiamo l'evidente sentiero che sale alla nostra destra, puntando verso nord. Raggiungiamo presto una baita; il sentiero la aggira piegando a destra e subito dopo a sinistra. Continuiamo la salita, ed entriamo nel bosco in corrispondenza di una baita con il segnavia sul muro.
A quota 1357 m, dopo circa 45 minuti, usciamo dal bosco: siamo giunti nella parte bassa dei prati di Bominallo. Qui troviamo alcuni cartelli che ci indicano le direzioni possibili. Poco oltre, la scritta "Motta" su un sasso ci indica la direzione: continuiamo la salita restando nel bosco, ai bordi dei prati, accompagnati dai segnavia rbr.
Continuiamo a seguire il bordo inferiore dei prati, e cominciamo la salita accanto al limite nord dei prati, passando alla sinitra di una grande baita.
La salita continua all'interno di un rado boschetto di larici, rododendri e piantine di mirtillo.
Il sentiero è sempre evidente e ben segnalato, e passa attraverso boschi e radure dominate da alcune pozze d'acqua. Presso una di queste pozze troviamo un cartello che indica Rundanit a 30 minuti; lo ignoriamo e continuiamo la nostra salita.
A 1703 m raggiungiamo un'ampia radura con una baita, continuiamo la salita ed affrontiamo un passaggio che richiede attenzione in quando dobbiamo superare alcune roccette. A circa 1800 m troviamo uno spiazzo con alcuni calech.
A quota 1357 m, dopo circa 45 minuti, usciamo dal bosco: siamo giunti nella parte bassa dei prati di Bominallo. Qui troviamo alcuni cartelli che ci indicano le direzioni possibili. Poco oltre, la scritta "Motta" su un sasso ci indica la direzione: continuiamo la salita restando nel bosco, ai bordi dei prati, accompagnati dai segnavia rbr.
Continuiamo a seguire il bordo inferiore dei prati, e cominciamo la salita accanto al limite nord dei prati, passando alla sinitra di una grande baita.
La salita continua all'interno di un rado boschetto di larici, rododendri e piantine di mirtillo.
Il sentiero è sempre evidente e ben segnalato, e passa attraverso boschi e radure dominate da alcune pozze d'acqua. Presso una di queste pozze troviamo un cartello che indica Rundanit a 30 minuti; lo ignoriamo e continuiamo la nostra salita.
A 1703 m raggiungiamo un'ampia radura con una baita, continuiamo la salita ed affrontiamo un passaggio che richiede attenzione in quando dobbiamo superare alcune roccette. A circa 1800 m troviamo uno spiazzo con alcuni calech.
In alto possiamo scorgere facilmente la croce posta alla cima del monte Motta. Ci attende l'ultimo tratto piuttosto ripido, dove passiamo accanto ad alcune barriere para-valanghe.
La cima del monte Motta (1971 m) è caratterizzata da un tratto pianeggiante e da un lungo sentiero di crinale che porta verso il lago di Pescegallo (direzione sud).L'ampio panorama ripaga della fatica nella salita.
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