venerdì 30 maggio 2008

Itinerario di trekking 2) Canzo - Alpe Alto - Terza Alpe - Canzo

Itinerario ad anello: stazione ferroviaria di Canzo (400 m), fonti di Gajum, San Miro, Alpe Alto (1100 m), Terza Alpe, Prima Alpe, fonti di Gajum, Canzo. Percorso di media difficoltà.
Adatto per una gita giornaliera in treno+gambe.


  • Italia - Lombardia
  • da: Canzo
  • a: Canzo
  • dislivello: 700 m
  • massima altitudine: 1100 m
  • tempo di salita: 2.5 h
  • tempo di discesa: 2.5 h
  • livello: media difficoltà
  • segnavia: cartelli segnaletici

Usciti dalla stazione ferroviaria di Canzo, prendiamo a sinistra e, dopo pochi metri, la strada a destra; di fronte i segnavia con i principali percorsi della zona.
Alla rotonda proseguiamo diritto, ed in piazza Garibaldi andiamo diritto in via Risorgimento. Sempre diritto in via Mornerino e quindi via Meda. Al termine prendiamo via Lunate a destra. Percorriamo la via, superiamo un ponte, ed arriviamo ad avere un torrente sulla sinistra. Ad un incrocio troviamo il cartello per Gajum, che indica di proseguire diritto su strada asfaltata. Dopo circa 30 minuti dalla partenza, abbiamo raggiunto le fonti di Gajum.
Qui lasciamo la strada asfaltata, ed imbocchiamo il sentiero 2, in direzione di San Miro al Monte. Siamo su un'ampia mulattiera realizzati con i ciotoli del fiume che abbiamo alla nostra destra. Come possiamo vedere dai pannelli didattici presenti sul tracciato, ci troviamo su un percorso geologico: precisamente si trovano qui e là diversi massi erratici provenienti dalla Valtellina e dalla Val Masino. Prima meta del percorso, la chiesette di San Miro al Monte (è possibile rifornirsi di acqua alla fontana), che raggiungiamo dopo circa 30 minuti da Gajum.
Da qui saliamo utilizzando il sentiero numero 6, che si arrampica su roccette, e che richiede qualche facile guado del ruscello nel primo tratto. La salita richiede un certo impegno, e non è consigliata nelle ore più calde di una giornata estiva. Superate le roccette, il sentiero continua a salire piuttosto ripido, ed il panorama si allarga. Dopo un ultimo tratto all'interno di una fitta pineta, raggiungiamo l'Alpe Alto a 1100 m di altitudine; stiamo camminando da circa 2 ore e 30 minuti. Qui troviamo diversi cartelli segnavia che, andando a destra, ci possono portare al Monte Rai, al monte Cornizzolo, ecc



Dopo una sosta, noi scegliamo la discesa alla Terza Alpe (793 m), prendendo il sentiero segnalato verso sinistra e percorrendolo per poco meno di un'ora. Anche questa è una zona adatta ad una sosta.
Per la discesa si potrebbe prendere il sentiero 2 che costeggia il torrente. Ma noi scegliamo di continuare sull'ampia e comoda mulattiera (sentiero numero 8) che passa dalla Prima Alpe e ci riporta alle fonti di Gajum. Da qui rientriamo alla stazione mediante la strada percorsa all'andata. In totale, impieghiamo circa un'ora e 30 minuti nella discesa dalla Terza Alpe a Canzo.



La mulattiera è particolarmente adatta a famiglie con bambini, e consigliata anche agli appassionati di nordic walking.

mercoledì 21 maggio 2008

Itinerario di trekking 1) Nervi - Monte Cordona - Sori

Percorso molto panoramico con vista mare, di media difficoltà. Adatto per una gita giornaliera in treno+gambe.

  • Italia - Liguria
  • da: Nervi (GE)
  • a: Sori (GE)
  • dislivello: 800 m
  • massima altitudine: 803 m
  • tempo di salita: 2.5 h
  • tempo di discesa: 2.5 h
  • livello: media difficoltà
  • segnavia:
doppi triangoli rossi per la salita


doppi quadrati rossi per la discesa


Dalla stazione ferroviaria di Nervi, prendere via Delle Palme di fronte alla stazione stessa e proseguire sino all'incrocio con via Oberdan. Girare quindi a sinistra su via Oberdan e percorrerla sino a piazza Duca degli Abruzzi. Superata la piazza, dopo pochi metri sempre su via Oberdan, prendere la scalinata sulla destra (Salita Domenico Morelli). Si raggiunge presto via Donato Somma. La si attraversa per proseguire sulla scalinata che sale; siamo sempre sulla Salita Domenico Morelli.
Superata la località Molinetti, si procede la salita in via S. Rocco di Nervi. Siamo sull'Itinerario Storico Colombiano che è indicato dai segnavia ISC. Si continua sul percorso principale fatto di scalini e di una mulattiera lastricata fino a raggiungere la chiesetta di S. Rocco (160 m). Un cartello dell'ISC indica di proseguire su una mulattiera lastricata.


A circa 500 m di altezza si raggiunge un crinale molto panoramico che si percorre sempre sulla mulattiera. Proseguendo si entra in un bosco di pini.


Dopo una salita, si raggiunge una strada asfaltata. Il Monte Cordona è alla nostra sinistra; è possibile salire sulla cima percorrendo il sentiero di crinale (seguiamo sia i segnavia del doppio triangolo, che quelli del doppio quadrato, mentre abbandoniamo l'ISC); in pochi minuti si raggiunge la vetta (803 m).
Per il ritorno è possibile rientrare a Nervi dallo stesso sentiero della salita, oppure è possibile scendere a Sori.
Vediamo la discesa a Sori: si torna inizialmente sulla strada asfaltata, e con l'aiuto dei segnavia che ci accompagneranno in tutta la discesa (doppi quadrati rossi) proseguiamo su sentiero parallelamente alla strada verso est (verso La Spezia). [In caso di difficoltà nel trovare i segnavia, è possibile proseguire per strada].
Il sentiero si ricongiunge con la strada asfaltata nei pressi di una curva dove è presente un ampio parcheggio. Qui si attraversa il parcheggio e si prende il sentiero che scende a destra subito alla fine di questo (lasciamo la strada asfaltata alle nostre spalle). Proseguire la discesa sul sentiero dove spesso sono visibili i segnavia; stiamo proseguendo verso il mare.
Si raggiunge il sentiero che scende a Bogliasco (segnavia trattino e puntino rosso) che, per un tratto, corrisponde al nostro sentiero verso Sori. Ignorare le deviazioni e continuare a seguire i segnavia dei doppi quadrati rossi.


Ignorare la deviazione verso destra del sentiero verso Bogliasco, e procedere in leggera salita verso la chiesa visibile sul monte di S. Croce. Raggiunta la chiesa di Santa Croce (518 m), ora il resto del percorso è molto evidente (vedere indicazioni alla destra della chiesa) e tutto in discesa.
Raggiunta Pieve Ligure, i segnavia ci portano sul sentiero che scende a Sori. Qui è possibile raggiungere la stazione ferroviaria che si trova nella parte est (verso La Spezia) del paese.

 

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